Farmaci antiinfiammatori, Armando Ialenti « Farmacologia e Farmacoterapia « Farmacia « Federica e-Learning

PG inoltre agisce su cTAL e sull’epitelio del dotto collettore inibendo la sintesi di cAMP e modificando i meccanismi di trasporto si acqua e soluti a questi livelli. Pertanto l’azione di PG intrarenale risulta, in sintesi, in un effetto natriuretico e nel riassorbimento di acqua. Sebbene i FANS rappresentino una delle cause più frequenti di NIA farmaco-indotta, l’incidenza di sindrome nefrosica sembra abbastanza bassa.


Tra gli effetti più ricorrenti vi sono ulcere gastriche e duodenali, allungamento del tempo di emorragia, disfunzioni renali e nefropatie, peggioramento dello scompenso cardiaco. I coxib possono determinare eventi cardiovascolari, la nimesulide epatotossicità, i derivati del pirazolone agranulocitosi. L’uso in gravidanza può provocare parto ritardato, prolungamento del sanguinamento post partum, chiusura del dotto arterioso in utero e malformazioni fetali. In genere, i FANS sono controindicati negli asmatici perché possono precipitare gli attacchi.


Il loro funzionamento si basa proprio sulla riduzione della sintesi di queste molecole. Lo sbilanciamento a favore della sintesi di LT a causa dello shunt “COX to LOX” dei processi enzimatici ossidativi dell’AA può chiarire, almeno in parte, sia la genesi dell’ipertensione che dell’Insufficienza renale acuta da FANS. In effetti è comunemente accettato che l’insufficienza renale acuta da FANS si sviluppi, a causa del blocco della sintesi di PG, in tutte quelle condizioni cliniche nelle quali l’emodinamica renale è garantita principalmente dalla presenza di attività delle PG. Lo shunt di AA verso la via LOX, a seguito del blocco di COX da somministrazione di FANS, porta così ad un’eccessiva sintesi extra-renale di peptidi-leucotrieni con effetto vasocostrittore e contestuale deficit di sintesi di fattori vasodilatatori . I fattori vasocostrittori inducono a livello sistemico ipertensione ed a livello glomerulare vasocostrizione dell’arteriola afferente con marcata riduzione del flusso ematico e della pressione di filtrazione intraglomerulare . I farmaci antiinfiammatori non steroidei rappresentano una delle classi di farmaci maggiormente prescritta ed utilizzata a livello globale . Essi costituiscono una numerosa famiglia di principi attivi utilizzati quotidianamente per il trattamento del dolore e dell’infiammazione tissutale da patologie prevalentemente osteoarticolari croniche o come trattamento di stati dolorosi acuti.


  • Il fenoprofene ha un’attività antiinfiammatoria leggermente superiore all’ibuprofene.
  • La morfina è il capostipite e rappresenta il punto di riferimento nella valutazione dell’attività analgesica degli altri derivati oppiacei.
  • Gli effetti terapeutici dei FANS sono strettamente legati all’azione antiinfiammatoria, analgesica ed antipiretica che dipende in gran parte dalla inibizione della sintesi di prostanoidi.
  • Gli oppioidi sono chimicamente correlati alla morfina, una sostanza naturale estratta dai papaveri.
  • I bambini e gli adolescenti che potrebbero avere l’influenza o la varicella non devono assumere aspirina a causa del rischio di sindrome di Reye.
  • PG inoltre agisce su cTAL e sull’epitelio del dotto collettore inibendo la sintesi di cAMP e modificando i meccanismi di trasporto si acqua e soluti a questi livelli.

Entrambi hanno, come si può intuire dal nome, un’azione antinfiammatoria, cioè vengono utilizzati per ridurre un’infiammazione. I primi (in cui rientrano, per esempio, l’ibuprofene o il ketoprofene) sono spesso impiegati per alleviare i sintomi di problematiche, come, per esempio, mal di testa, distorsioni, strappi e stiramenti, raffreddore e influenza, dolori mestruali e artrite. Il paracetamolo, efficace contro dolori, sia acuti che cronici, di intensità lieve-moderata.


Dizionario di Medicina (


I meccanismi attraverso i quali si esplicherebbe questo effetto collaterale sono probabilmente molteplici oltre a quello derivante dalla espansione volemica da ritenzione idrosalina. I FANS sono sospettati di alterare il controllo farmacologico dell’ipertensione soprattutto in soggetti in trattamento con ACE-inibitori e beta-bloccanti. Diversi meccanismi patogenetici sono stati proposti per spiegare l’incremento dei valori pressori indotti da FANS. Oltre all’espansione volemica ed alla riduzione dell’escrezione renale di sodio, l’inibizione della sintesi di PG con effetto vasodilatatorio, potrebbe indurre reazioni sistemiche di incremento delle resistenze probabilmente anche indotte dalla perdita della regolazione della sintesi di endotelina-1 (ET-1). ET-1 agirebbe a livello renale potenziando la ritenzione di acqua e sale e a livello sistemico incrementando le resistenze vascolari. Pertanto si è qui scelto di definire l’entità della diffusione di utilizzo di questa classe di farmaci nell’ambito di uno spaccato di real-life dell’Italia come quello derivante dall’analisi dei flussi farmaceutici e delle prescrizioni risultanti nei database nazionali e dell’Agenzia del farmaco.


Analgesici, o antidolorifici, farmaci contro il dolore


Anche quando vengono assunti per controllare un banale mal di testa gli antidolorifici dovrebbero essere utilizzati con parsimonia, pena effetti avversi indesiderati fra cui è inclusa anche la cronicizzazione del dolore. Fra i disturbi che possono essere affrontati assumendo questi medicinali sono inclusi l’artrite, il mal d’orecchio, il mal di schiena, i crampi mestruali, l’influenza, il raffreddore, la sinusite, il mal di gola e il dolore post-operatorio, i postumi di sforzi muscolari eccessivi. L’edema, generalmente localizzato agli arti inferiori, è un evento avverso frequentemente riportato negli studi clinici e nella terapia con FANS.



Per esempio, i fans interferiscono con i fisiologici meccanismi di protezione dello stomaco , facendo sì che gli antinfiammatori ci irritino lo stomaco e ci diano bruciore o dolori di stomaco e nei casi peggiori, ulcere. I farmaci antinfiammatori non steroidei non hanno esclusivamente proprietà antinfiammatorie. Sono usati anche per favorire la riduzione della temperatura corporea in caso di febbre https://alaccsa.com/blog/introduzione-a-proviron-uso-e-benefici/ e come rimedio al dolore . Solitamente agiscono contrastando la sintesi delle prostaglandine, molecole prodotte dal nostro corpo e coinvolte nell’infiammazione, ma possono avere anche diversi meccanismi d’azione in base al tipo di sostanze che utilizzano. I farmaci antinfiammatori, solitamente denominati FANS , vengono utilizzati per combattere dolore, infiammazione e, meno frequentemente, febbre.

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